martedì 25 agosto 2009

22.08.2009 sesto giorno - BURGOS - CARRION DE LOS CONDES

Ore 6.30

L'albergue si trasforma in un formicolaio. Rumore di cerniere, di buste, bisbigli etc.


Nulla rispetto al rumore che si è avvertito di notte; a dar fastidio non è stata la musica quanto gli schiamazzi di giovani che, seduti sulla scalinata dietro la Cattedrale di Brugos, bevevano e ballavano fino alle 4.00 circa.

È ora di svegliarci. Anche io ed Enzo ci mettiamo in movimento. La sistemazione dei bagagli diventa ogni giorno più facile. Ormai conosciamo perfettamente come sistemare gli indumenti e gli oggetti che trasportiamo.

Dalla finestra i colori dell'alba ci preannunciano una bella giornata.

L'ostello è pulito ed ha dai comodi bagni con doccia, ma sono sempre pochi rispetto al numero di pellegrini che siamo. Quindi anche noi aspettiamo il nostro turno.

Appena usciti ci spostiamo dal centro alla ricerca di qualche bar di nostro gradimento.

Subito fuori dal centro troviamo un bar e iniziamo la prima colazione, qualche dolcino ed un capuccino caldo ci aiutano ad affrontare la frescura mattutina (ci troviamo a 880 m di altezza e l'aria frizzantina si fa sentire).

Ore 8.45

Uscendo dal bar Andrea nota che la forcella della bici di Enzo sembra storta, ma decidiamo di proseguire ugualmente visto che sono le 8.45 ed è l'ora di metterci in marcia. Magari al prossimo paesino troviamo qualcuno. La strada inizia leggermente in discesa e questo aiuto lo spirito ed il riscaldamento delle gambe. Arrivarti ad un incrocio la forcella cede e dobbiamo correre ai ripari. Stefano ci segnala un decathlon a Burgos ed è l'unico posto sicuro dove possiamo trovare aiuto visto anche che oggi è sabato. A malincuore salutiamo i nostri amici (Andrea, Silvia, Cristian e Stefano) con la speranza di poterli raggiungere a Corrillon de los condes.

Ripercorriamo la strada che ci porta in centro. Chiediamo informazioni e ci imbattiamo in un gentilissimo ragazzo italiano con lo scooter che ci accompagna fino la strada da prendere verso il centro commerciale. Sono le 9:45 e i negozi aprono alle 10 così ci dedichiamo a pulire le bici.

Appena aperti ci rechiamo dentro e comunichiamo all'addetto dei servizi quanto accaduto. Purtroppo lui deve eseguire i lavori in ordine di arrivo e ci avverte che per riparare la bici servono non meno di 24 ore. Compriamo una forcella nuova, (59 €) e la facciamo tagliare al giovane assistente che si è offerto gratuitamente di segare il tubo in eccesso.

Ore 11.40

Rimontiamo il tutto e ci mettiamo in marcia.

Alle 12.00 ci troviamo esattamente dove c'eravamo lasciati con gli altri.

Decidiamo di percorrere la nazionale per metà percorso così da riprendere il gruppo verso la metà del tragitto, anche se consapevoli che tre ore di vantaggio sono difficili da recuperare.

La nazionale N120 (Burgos-Leon) ci ha portati però lontani dal cammino dei camminanti, anche se nella strada vi erano segnali del cammino.

Ad un certo punto la strada comincia a salire e ci rendiamo conto che qualcosa non va proprio per il verso giusto.. le mappe del percorso ci indicano un tratto di strada pianeggiante... decidiamo di continuare ancora per qualche chilometro.

Sopra di noi volteggiano dei grandi uccelli ma non riusciamo a capire di cosa si tratta, siamo ormai risaliti oltre i mille metri, fino a che non ci fermiamo ad osservarli... e loro, curiosi, scendono a capire cosa siamo... sono delle aquile! Tantissime aquile, saranno centinaia, Giuseppe comincia un servizio fotovideo degno di un documentario...

l'esperienza unica ci da la carica per riprendere il viaggio e continuiamo a pedalare per altri 70 Km quando, alle 14.20 telefoniamo ad Andrea; eravamo appena entrati nel cammino e dopo le notizie sconfortanti sul tragitto (ci attendeva una pesante salita di poco più tre Km ma molto difficile per colpa del fondo sabbioso) decidiamo, anche sotto suggerimento di Andrea, di proseguire verso la meta su strada.


Saltiamo pranzi e soste... delle barrette mangiate sulle bici ed il tempo per riempire le borracce sono il nostro riposo e ristoro, ma sono le 16:30 ed abbiamo percorso 110 km... mancano adesso solo 8 km...

sentiamo i ragazzi che hanno messo piede nell'albergue di Carrion de los Condes ed hanno prenotato due brande anche per noi... gli abbiamo recuperato più di due ore.

Ore 19:30

Dopo aver visitato Carrion ci fermiamo a cenare in un localino piccolo ma molto carino, incontriamo una ragazza giapponese che, arrivata a Burgos in aereo ha deciso sul momento di fare il cammino... ha comprato una bici ed è partita... non ha nulla dietro se non uno zainetto ed una bici mountain.. mah!.

Comunque come al solito la cena si rivela ottima, mangiamo di gusto, facciamo un giro per il paese in festa e ci spiegano che nella notte delle squadre di ragazzi si sfideranno in qualcosa che non capiamo.


Siamo stanchi, alle 22.00 il convento chiude e rientriamo a dormire.

Buona notte

3 commenti:

  1. Vengono i brividi a vedere le aquile volteggiare sulle vostre teste.... che esperienza!!!! Ci state facendo vivere la vostra avventura in modo spettacolare. Viene voglia di imitare la giapponesina... Buon viaggio fratello! Sei unico!!!

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  2. Sono senza parole...

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  3. Anche noi siamo senza parole (ne avremnmo da dire, ma non abbiamo il fiato per farlo)
    Grazie per il sostegno.

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