venerdì 28 agosto 2009

25.08.2009 nono giorno EL ACEIBO - O CEBREIRO


Ore 6.00

Un buon inizio.

Geraldina ci fa trovare apparecchiato. Pane, burro, marmellata, latte e caffè sono pronti per essere consumati.


La colazione ci mette di buon umore e quando la si fa insieme al gruppo l'umore si alza ancor di più. Durante la colazione, da un contenitore di vetro, Geraldina ci invita ad estrarre delle farfalline di carta variopinte su cui sopra ci sta scritto un aggettivo. Scherziamo sugli aggettivi che abbiamo estratto e andiamo fuori; preparariamo i bagagli e sistemiamo le bici, ma fuori fa ancora buio.

Decidiamo di tardare la partenza; ci spetta una lunga discesa e il freddo fuori è intenso.


Alle 8.00, dopo esserci imbottiti per bene, decidiamo di darci una mossa ed affrontare il freddo e l'umidità del tempo.

Non siamo mai contenti!!! Questa volta percorriamo una bella e lunga discesa, ma volevamo trovare una salitina da fare, tanto per scaldarsi un po'.


In un battibaleno arriviamo a Ponferada. Attraversiamo la porta sotto la torre del Reloj e ci troviamo in mezzo a un'ampia piazza.

A sinistra troviamo la basilica dell'Encina, mentre a destra fa bella mostra di se il castello costruito dall'Ordine dei Templari.

In fondo alla piazza un bar. La sosta è obbligata; le gambe sono anestetizzate dal freddo e qualcosa di caldo ci vuole proprio.

Scopriamo che il bar possiede una zona Wi-Fi e riusciamo a caricare qualche foto (anche se a bassa risoluzione).

Ore 10:20

E' ora di rimettersi in marcia. Aggiriamo il castello e usciamo dalla città. Il paesaggio è cambiato; siamo nella regione del Bierzo riiniziano verdi colline chiesette e case di pietra.

Come dappertutto anche qui si vedono grandi nidi di cicogne sui campanili.

Riprendiamo il cammino che diventa un saliscendi su un buon sterrato e alle 12.20 arriviamo a Villafranca dove ci fermiamo nella piazzetta del paesino per ricaricarci un po' di energia. Un dolcino e un succo di frutta ci sembrano più che sufficienti.

Qui il cammino si inerpica fino l'alto do Cebreiro.

Dopo qualche foto ricordo

ci mettiamo in cerca dell'Albergue, un posto carino, confortevole e con una rumorosa, ma utilissima lavatrice che con soli 4.40 € ci solleva dal compito di lavare.

Il paesetto è molto carino, andiamo a magiare presso un ristorante dove reincontriamo Paolo e Giuseppe (i due milanesi) che hanno lo stesso nostro passo.

Alle 21.30 il cielo si tinge di rosso. Finiamo il nostro “pasto del pellegrino” e... ...a nanna.







6 commenti:

  1. Grande Giuseppe!!!!

    un bacio da Madrid

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  2. Che spettacolo... Ma come faccio a starvi dietro se usciamo, siete allenatissimi...
    Facciamo così, mi porto una bella corda e...

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  3. Ciao Angelica, anche noi stamattina eravamo a Madrid. Un bacio anche a te

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  4. Cicciuzzo non ti preoccupare!!! le nostre forze le abbiamo lasciate lì.
    Detto tra noi non abbiamo neanche la forza di salire le scale... e se lo facciamo ci viene il fiatone.
    A presto!!!!!!!

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  5. che invidia.... avrei voluto esserci anch'io...
    complimenti!
    Dino

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  6. Ciao Dino,
    Forse la nostra vecchia olmo non avrebbe resistito più di due giorni.
    Compra una bici nuova e VAIIII
    Ciao
    Jo

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