sabato 29 agosto 2009

26-08.2009 decimo giorno O CEBREIRO - PORTOMARIN

Ore 7.00

Buongiorno! Abbiamo capito che era inutile alzarsi prima; ci aspettano delle discese ed è meglio far riscaldare un po' l'aria.

Ormai la sistemazione dei bagagli è diventata semplice. L'aria stamani è molto fresca, c'è una buona visibilità ed è meglio iniziare subito con qualcosa di caldo: la prima colazione.

Ore 9.20

Dalla stradina sopra l'Albergue di O Cebreiro, saliamo per il “cammino”

e poi scendiamo verso l'alto do San Roque attraversando un classico sterrato con villaggi, mucche e qualche cane in mezzo.

In venti minuti arriviamo presso un monumento al pellegrino e ci viene voglia di fare una foto di gruppo (in controluce ovviamente). Inizia la discesa... con qualche salita a sorpresa.

Ci fermiamo nelle vicinanze di un bar dove ci imbottiamo meglio e cambiamo le lenti agli occhiali.

Inizia la discesona.

Giuseppe resta un po' indietro a fare (come al suo solito) qualche foto e perde di vista il gruppo. Sente una voce (Enzo) che gli dice: “POR LA CARRETTERA” , ma già aveva intrapreso il cammino. Enzo segue a dirgli: “VAI TANTO CI RINCONTRIAMO”.

Inizia a percorrere un sentiero molto bello con molte discese, qualche improvviso cambio di pendenza e poi grandi alberi, mucche, pellegrini, fossi d'acqua, pietre sporgenti e dei bei dossi che presi in velocità lo fanno sobbalzare qualche cm da terra.

Dopo circa venti minuti di questo bellissimo ed entusiasmante percorso, con le braccia a pezzi per le continue sollecitazioni arriva sulla “carrettera” e, non vedendo i suoi compagni di viaggio, decide di chiamarli. Non trova più il cellulare, con tutti quei sobbalzi sarà caduto e non se ne è accorto.

Nello stesso tempo arrivano Paolo e Giuseppe (i milanesi) che si prestano per aiutarlo mettendogli a disposizione il loro cellulare.

Risale per un po' il sentiero chiedendo ai numerosi pellegrini che scendono se per caso hanno incontrato un cellulare. Niente!!!

Addio caro N95!

Intanto Giuseppe si ricongiunge con Enzo che nel frattempo è risalito fino all'incrocio del sentiero e riprendono il cammino.

Sopraggiunge Antonio, un altro ragazzo che abbiamo incontrato più volte durante il cammino, e, visto che la strada da percorrere è la stessa, si unisce a noi. Stiamo attraversando la provincia di Lugo tra querce e castagni fino a quando incontriamo il grande e maestoso monastero di Samos. Bellissimo!!!

Ore 13:40

Sentiamo Andrea e Silvia e ci aspettano a Sarria salite a discese fino all'ultima salita che ci porta nella piazzetta di Sarria dove ci riuniamo al gruppo. La fame si fa sentire e pranziamo assieme al nuovo arrivo: l'ingegnere Antonio che viene da A Coruña.

Intanto la ruota di Enzo inizia a far capricci. Si rompe il secondo raggio ed è meglio farla riparare (altra perdita di tempo per imprevisti vari).

Proseguiamo per il cammino attraversando un percorso con bei boschi, attraversando piccole e caratteristiche borgate di contadini;

pedala pedala e alle

Ore 18:45

arriviamo a Portomarin.

Attraversiamo l'altissimo ponte e, sempre dopo una piccola salita, arriviamo in centro.

Stavolta l'Albergue è più caro, 10 €, e più brutto (è un po' più sporco degli altri e (...sorpresa...) l'acqua della doccia è fredda.

Si rientra alle dieci quindi dobbiamo sbrigarci.

Ore 20.00

Antonio ci aspetta davanti all'Albergue, ma tardiamo un po' per via del bucato da fare. Nel frattempo Antonio si è informato con la gente del posto per individuare un buon ristorante dove poter farci assaggiare il “Pulpo”. Poco fuori dal centro troviamo il luogo indicato e … mmmm... buonissimo.

Oltre il polpo prendiamo anche un primo piatto (tanto per non rimanere indietro). All'ora di pagare scopriamo che Antonio ha offerto la tapas (il polpo con un buon vino bianco) GRAZIE ANTONIO.

Ore 22.00

Raccogliamo il bucato e...

...Buonanotte

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